Portus Augusti : il porto imperiale di Claudio e Traiano
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A causa della difficoltà di accesso al porto di Ostia, conseguenza dell'insabbiamento della foce del Tevere, e al fine di soddisfare le necessità di approvvigionamento di Roma, diventate sempre più impellenti, Claudio e Nerone intrapresero la costruzione di un porto nuovo a nord di Ostia, direttamente accessibile dal mare. Fu chiamto Portus Augusti.
Inaugurato nel 64 , si dimostrò rapidamente poco protetto dalle tempeste. Traiano fu quindi costrretto a creare un bacino esagonale di 32 ettari dietro al bacino precedente. Realizzato fra il 110 e il 117, la capienza del bacino di Traiano era di 200 navi in prime fila lungo le banchine: il più grande porto dell'antichità.
Un canale trasversale collegava il porto alla Fossa Traiana, canale di congiunzione con il Tevere.
La Via Portuense collegava il porto a Roma e la Via Flavia/Severiana ad Ostia.
A poco a poco si formò intorno alle infrastrutture portuali una città che raggiunse 65 ettari, resa indipendente rispetto ad Ostia all'epoca di Costantino.
Il porto fu attivo fino al VI s. e forse ancora nel IX s. come porto d'accesso verso Roma, dopodichè l'abbandono fu totale. A seguito delle piene catastrofiche del XVI s., la costa avanzò di 3 chilometri, lasciando le vestigia nell'entroterra.
Oltre agli importanti resti delle strutture portuali ancora visibili, illustrati da numerose mappe e ricostituzioni antiche e moderne, il sito è un'oasi naturale inattesa in margine alla modernità dell'aeroporto di Fiumicino che si trova a poca disatnza : il porto aereo della Roma moderna a due passi dal porto marittimo della Roma antica.
Visita guidata : durata 2 ore circa. Ingresso gratuito senza prenotazione il giovedì, la prima e terza domenica del mese dalle 9.30 alle 13.30; dal 1 aprile al 1 luglio e dal 1 settembre al 2 dcdicembre dal giovedì alla domenica.
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